UNA VITA BREVE

Per i nipoti e i pronipoti di coloro che vissero, e morirono, nell’aultima delle guerre per l’indipendenza e l’unità italiana è forte e gratificante per l’imagine di sé l’esigenza di ripercorrere il sacrificio pagato dai propri famigliari per arrivare a dare agli italiani un’unica casa, per ritrovare nell’azione di nonni e bisnon- ni la fierezza d’essere italiani. A distanza di cento anni i nomi di questi nonni e bisnonni sono ancora impressi in bella vista sulle facciate di ciascun municipio a testimoniare che i diritti di cittadinanza che godiamo finalmente in una repubblica di uguali sono stati pagati con il loro sacrificio.

Paolo Gaspari ricostruisce per la prima volta nei dettagli il combattimento a Son Pauses (Cortina) del 1916 e soprattutto quello sul Monfenera e sul Tomba del novembre 1917 in cui, accanto a Romani, com- batterono Luigi Coletti, Ugo Boccalandro e altri valorosi che la storiografia aveva dimenticato. Giorgio Romani, Torricella Sicura (Teramo) 1884-Grappa 1917, interventista democratico, tenente del 92° reggimento della Basilicata, medaglia d’ar- gento, cadde nei furibondi combattimenti sul Monfenera contro le squadre d’assalto tedesche, il suo corpo non fu mai ritrovato. Grazia Romani, nata a Giulianova (Teramo) nel 1953, nipote di Giorgio, vive a Roma ma conserva forti legami con la terra d’origine. E’ sempre stata interessata alla storia, all’arte, al floklore d’Abruzzo, in particolare dell’area del teramano. Laureata in giurisprudenza, avvocato, ha insegnato per molti anni nella scuola secondaria superiore, oggi è funzionario del Mi- nistero degli affari esteri.