STUDI 17: L’EPIGRAFE DI PORTA ROMANA
Scritture, élites cittadine e identità religiosa a Milano nell’età di Federico Barbarossa
Marialuisa Bottazzi
Porta Romana e le mura di Milano sono per la cittadinanza milanese i luoghi di una memoria civica celebrata dal secolo XII in avanti. Nel corso dei secoli su quei simboli della lotta che Milano condusse contro l'imperialismo di Federico Barbarossa e contro le città lombarde di parte imperiale, si sono espressi molti cronisti e storici che con i loro lavori hanno esaltato il valore di quella porta, fantasticato sulla tenuta delle antiche mura cittadine, raccontando non solo della loro importanza strategica, ma anche della loro distruzione attuata nel 1162 dall'esercito dell’imperatore tedesco come della loro ricostruzione.
A quelle fasi, quella della distruzione e della ricostruzione, è dedicato questo studio che si fonda su un gran numero di testimonianze storiche, tra le quali spiccano quelle significative epigrafiche e artistiche narranti i sentimenti cittadini vissuti dai milanesi durante la seconda metà del XII secolo e di fatto guidati nella ricostruzione della città da tredici consoli che l’epigrafe celebra, non tanto in funzione di propaganda delle nuove istituzioni comunali, ma in quanto elementi umani di una comunità ancora capace di coagularsi attorno ai prìncipi fondanti della Chiesa Ambrosiana, e le cui vite e parentele in questo libro vengono ricostruite prosopograficamente.
Marialuisa Bottazzi (Treviso 1960), è componente del Direttivo del CERM sino dalla sua fondazione e del Consiglio scientifico di tutti i suoi convegni e delle “Giornate CERM”, ed è stata segnatamente la coordinatrice degli “Ateliers jeunes chercheurs”, che il CERM ha organizzato tra il 2014 e il 2016 con l’École française de Rome. Ha conseguito nel 2010 il dottorato di ricerca in Storia Medievale presso la Scuola Dottorale di Studi Umanistici di Trieste e ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale al ruolo di professore associato in storia medievale. Studia l’impiego della scrittura con particolare riferimento all’epigrafia del periodo medievale, i conflitti tra il potere temporale e spirituale con speciale attenzione al secolo XII, le istituzioni cittadine del Patriarcato di Aquileia, il mondo artigiano a Venezia nel tardo medioevo e ha partecipato negli anni 2007-2009 alle iniziative del Medioevo a Trieste. Tra le pubblicazioni: Italia Medievale epigrafica. L’alto medioevo attraverso le scritture incise (secc. IX-XI), Trieste, CERM, 2012 (Studi 08), che ha ottenuto nel novembre 2013 la “Menzione speciale della Giuria” nell’ambito del Premio Internazionale Ascoli Piceno, coordinato dall’Istituto Superiore di Studi Medievali “Cecco d’Ascoli”; Tra Papato e Impero: l’uso dell’epigrafia nei secoli XI e XII a Viterbo (2006); Legislazione e politica nel Patriarcato di Aquileia del tardo medio evo: note su una recente edizione degli Statuti di Monfalcone (2006); Frater Jacobus, Jacobus abbas. Impero, cistercensi e celebrazione monumentale nel conflitto milanese, 1160-1183 (2007); Artigiani? Venezia: l’arte di fondere. Dalla documentazione d’archivio e dalle scritture incise (sec. XIII-XVI) (2009); Tomaso Becket nella basilica di Aquileia: celebrazione o propaganda? (2011); La tradizione di memoria nella cultura monastica (2016); L’epigrafia dell’Italia Comunale: evidenze positive e negative (2016); Gli statuti di Monfalcone (2017); Gli statuti epigrafici dell’Italia centro-settentrionale (secc. XII-XIV) (2018); Veicoli e monumentalizzazione dell’informazione nel medioevo (2019).
Autore | Marialuisa Bottazzi |
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Sottotitolo | Scritture, élites cittadine e identità religiosa a Milano nell’età di Federico Barbarossa |
ISBN | 9788875368337 |
Anno di edizione | 2020 |
Colore | Naturale |