MRZLI, LA BATTAGLIA DIMENTICATA
Il massacro dei fanti siciliani nell’agosto del 1917
Guido Alliney
ISBN
88-7541-145-X
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Per arrivare al Mrzli da Cividale si deve risalire la Valle del Natisone fino alla valle dell’Isonzo ed è ciò che fa l’autore all’inizio della sua narrazione storica.
A detta della giornalista viennese Alice Schalek, il Mrzli Vrh “a confronto del San Michele, del Podgora e della zona di Zagora è il più orrendo punto del fronte isontino”. E gli austriaci erano sulla cima del Mrzli! Per gli italiani la presa di quella gobba spelacchiata a picco sull’Isonzo e incisa da profondi burroni avrebbe significato scendere facilmente alle spalle di Tolmino vanificando i capisaldi che formavano la testa di ponte al di qua dell’Isonzo – la stessa da cui partì il 24 ottobre 1917 lo sfondamento verso Caporetto.
Fin dal 1915 il Mrzli era sinonimo di posizione impossibile: a poche decine di metri dalle sovrastanti trincee austriache ed esposta al tiro dell’artiglieria da tre direzioni. Da lì partirono le ondate dei fanti delle brigate Caltanisetta e Alessandria il 19 agosto 1917 in quella che fu forse una delle battaglie meno studiate dell’intera guerra.
Guido Alliney (Rimini 1953) è docente universitario. Da anni si interessa alla storia della Prima Guerra Mondiale, alternando ricerche di archivio con escursioni sui campi di battaglia. Sull’argomento ha pubblicato numerosi studi e il volume Mrzli vrh. Una montagna in guerra 2000.
pp.240; illustrato a colori e bn con 100 foto e cartine;
rilegato a filo refe.
Autore | Guido Alliney |
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Sottotitolo | Il massacro dei fanti siciliani nell’agosto del 1917 |
ISBN | 88-7541-145-X |
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