LE MAZZE FERRATE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
Inglesi, tedesche e austro-ungariche Fokosbalta e pugni di ferro
Renato Finadri
ISBN
88-7541-075-5
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Questo è il primo libro che tratta in modo specifico le mazze ferrate. Le mazze ferrate austriache per anni furono presentate nei musei e nei testi italiani come armi per "finire i feriti", o addirittura "i prigionieri", conseguenza della martellante propaganda antiaustriaca durante il primo conflitto. Solo da pochi anni vengono descritte per quello che erano: armi d'assalto e da trincea. È arma raramente citata anche nei diari di guerra, ne accenna Ernest Junger in Nelle tempeste d'acciaio dove è impugnata da un inglese all'assalto, e Fritz Weber in Da Monte Nero a Caporetto nella descrizione di feroci assalti austriaci. La mazza ferrata fu in dotazione a tedeschi, austriaci, inglesi e francesi. Non venne usata dagli italiani. Resta l'emblema di come la prima guerra mondiale sia stata l'ultima guerra antica e la prima guerra moderna, dove mazze ferrate e corazze coesistettero con carri armati e mitragliatrici, dove l'aereo servì anche per lanciare sulle truppe nemiche strumenti antichi come le frecce, le flèchettes: la fine dell'Europa dell'Antico Regime e la nascita dell'Europa delle nazioni sembra contorcersi fra la guerra di macchine e antico corpo a corpo.
pp.64, formato 17x24 cm illustrato; con 120 immagini a colori, rilegato a filo refe.
Autore | Renato Finadri |
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Sottotitolo | Inglesi, tedesche e austro-ungariche Fokosbalta e pugni di ferro |
ISBN | 88-7541-075-5 |
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