LA TERRA IMPOSSIBILE

Storia dell’armata cosacca in Friuli

Bruna Sibille-Sizia

ISBN
9788875418014
Prezzo speciale 15,75 € Prezzo predefinito 19,50 €
Disponibile

La Storia, la Grande Storia con i suoi innumerevoli drammi epocali piomba sul piccolo Friuli, calpestandolo con gli zoccoli dei cavalli cosacchi al galoppo.

Investono, apparentemente senza preavviso, la vita dei suoi ignari abitanti, in balia di uomini brutali e armati con le sciabole lucenti pronte a colpire, ma accompagnati da donne e bambini con il disagio e la sofferenza nei loro occhi; sono i cosacchi, venuti a combattere per i tedeschi contro i partigiani italiani in cambio di una nuova terra, ma sempre in attesa di un loro trionfante ritorno in Russia.

Ecco l’inizio da cui prenderanno vita i personaggi, gli invasori e gli invasi, ridisegnati con parole nuove, ma sempre con la volontà di penetrare il senso della vita umana, l’impegno, le speranze, le piccole gioie, e i tanti contrasti: l’amore e l’odio, la violenza e la tenerezza e il dolore, il tanto dolore.

La terra impossibile”, pubblicato nel 1956, è il primo romanzo di Bruna Sibille-Sizia, opera che inaugura il filone della letteratura sull’occupazione cosacca in Friuli, raccontandone l’arrivo nell’agosto del 1944 nella valle del Torre, in cui viveva l’autrice, giovane partigiana. La Storia si riversa sulla pagina dando voce a quel popolo disperato e crudele al tempo stesso. Un capolavoro caduto nel silenzio, come scrisse Tito Maniacco: «Un’occasione mancata» per la cultura friulana e italiana.

 

Bruna Sibille-Sizia (Tarcento 1927 – Udine 2009), scrittrice, poeta, giornalista, artista, fotografa. Definita da Tito Maniacco come «la nostra prima e miglior narratrice in prosa degli anni ’50, nonché in assoluto la più rimossa della letteratura friulana». Autrice del primo romanzo sull’occupazione cosacca in Friuli, “La terra impossibile” (1956), e del primo romanzo sul terremoto del ’76, “Un cane da catena” (1987). Una quindicina le pubblicazioni, tra cui “Avinis, paese senza peccato” (1960), “Il fronte di fango” (1988), “Un pugno di vento” (1992), opere che verranno ripubblicate ora in una nuova edizione da Gaspari Editore. Giovane partigiana, ha raccontato anche la Resistenza, in prosa e versi, a partire da un diario. Narrando per la prima volta l’occupazione cosacca in Friuli, fu fonte d’ispirazione per Carlo Sgorlon e Claudio Magris. «Scrittrice di terra, di guerra, di libertà»: così l’ha definita Martina Delpiccolo in uno studio che svela vita e opera di “Una voce carpita e sommersa” (Kappa Vu).

 

256 pgg; foto in bianco e nero; cm 14x21
Maggiori Informazioni
Autore Bruna Sibille-Sizia
Sottotitolo Storia dell’armata cosacca in Friuli
ISBN 9788875418014
Anno di edizione 2023
Colore Naturale
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