IL CORPO E LA SALVEZZA NEGLI SCRITTORI CRISTIANI AQUILEIESI DEL II-IV SECOLO
Colloquiuminternazionale Aquileia - Incontro di popoli e di culture
AA.VV.
Dalla “abolizione della morte” (Barnaba) alla “vita immortale” (Ignazio) alla “ricapitolazione” di Ireneo, per passare allo stato iniziale di innocenza dei bambini (Clemente), alla preesistenza delle singole anime in Origene ed al suo concetto di apocatàstasis finale, nel secolo
IV una serie di concezioni molto diverse confluiscono nella chiesa aquileiese.
In particolare il tema della salvezza dell’uomo o della sola anima si può cogliere in tutte le sfumature in questi scrittori ed in quelli che li ispirano.
L’introduzione al Colloquium consiste nel presentare le convinzioni in merito di un teologo d’oggi, Vito Mancuso, molto noto grazie alle più recenti edizioni de “L’anima e il suo destino”.
Vito Mancuso, Miran Spelic, Claudio Moreschini, Valeria Capelli, Renato Iacumin, Giampiero Facchinetti, Ctirad Václav Pospísil
14x21cm; pp.168; illustrato; rilegato a filo refe.
Autore | AA.VV. |
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Sottotitolo | Colloquiuminternazionale Aquileia - Incontro di popoli e di culture |
ISBN | 88-7541-152-2 |
Colore | Naturale |
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