IL BOSC DAL DIAUL - IL BOSCO DEL DIAVOLO
Gabriele Carlo Chiopris
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Le foreste vetuste, o foreste vergini secondarie, rappresentano realtà rare e uniche. L’assenza per un periodo prolungato di attività umane, consente alle dinamiche forestali naturali di esprimersi al meglio, dando luogo a cenosi strutturalmente complesse e ricche di biodiversità. Finché l’uomo manipola le comunità forestali direttamente (con la selvicoltura) o indirettamente (con il pascolo) incide sui processi naturali, come la nascita, la crescita, la competizione e la morte, generando ecosistemi più semplificati in composizione, struttura e funzionalità.
L’assenza di disturbi, invece, consente alle foreste di ritrovare, lentamente, la loro condizione naturale e la loro stupefacente bellezza, rendendole luoghi importanti di studio delle dinamiche evolutive, di richiamo turistico, di pace e benessere.
Le foreste vetuste rappresentano, quindi, un elemento chiave delle strategie di conservazione della biodiversità.
Esse costituiscono il paragone per valutare l’impatto delle attività selvicolturali sugli ecosistemi forestali e, quindi, la loro sostenibilità, nonché il modello di riferimento da seguire nei progetti di rinaturalizzazione di foreste antropizzate.
Le foto di Gabriele Carlo Chiopris e l’intervento del prof. Roberto Del Favero esaltano tutti questi aspetti, facendo di questa pubblicazione un evento tutto speciale, dando riconoscimento all’Amministrazione Comunale di Ampezzo che ha saputo preservare alcuni lembi di bosco alla libera evoluzione, sospendendo i tagli per decenni e consegnando oggi preziosi luoghi di naturalità assoluta.
Gabriele Carlo Chiopris, dottore forestale in pensione, è nato nel 1950. Dopo l’infanzia trascorsa a Vicenza, ha vissuto a Udine e a Padova, per poi stabilirsi definitivamente nel capoluogo friulano alla fine degli anni Settanta. Ha lavorato nella Comunità Montana delle Valli del Torre, Natisone e Collio occupandosi di pianificazione territoriale, programmazione socio- economica e progettazione europea nel settore delle produzioni primarie, delle energie rinnovabili ed in quello delle risorse turistiche. Attualmente è impegnato, come volontario, nel settore della tutela e valorizzazione dell’ambiente ed è presidente del circolo “Laura Conti” di Legambiente FVG. La fotografia ha fatto parte della sua vita sin da giovane, passione condivisa con la lettura, la foresta e la montagna. Foresta e montagna sono state, quasi naturalmente, il suo iniziale campo di battaglia fotografico; successivamente, il suo interesse si è allargato al paesaggio agrario, poi a quello urbano ed infine al ritratto della condizione umana ripresa nei suoi tratti esistenziali ed inserita nel proprio contesto sociale. Ha realizzato mostre fotografiche a Udine e provincia (Tarcento, Povoletto, Ampezzo e Malborghetto) Trieste, Adria (RO) ed è autore di alcune pubblicazioni di carattere territoriale e turistico.