FIGLI DELLA VENDETTA

20 Dicembre 1976. Breslavia si sveglia sotto la pioggia in un freddo mattino di Dicembre. Heinz è un giovane panettiere che convive con Helena. È stato abbandonato dalla madre, appena nato, sulle scale di un orfanotrofio della città. Gli hanno raccontato di essere figlio di emigranti, ma il racconto non lo convince e, nonostante il suo cognome italiano, va alla ricerca spasmodica della verità. Su suggerimento del Direttore dell’Orfanotrofio si reca in Biblioteca e finalmente, grazie alla disponibilità del Direttore della Biblioteca, viene in possesso del volume dal titolo Rosa di sangue, di autore sconosciuto. Nelle sue pagine scoprirà come il destino di sua madre sia drammaticamente legato a una delle più efferate rappresaglie delle SS.

È nato nel 1963 a Leonessa (RI), dove vive con la moglie e la figlia. Lavora come impiegato al Comune di Leonessa quale responsabile del settore amministrativo, di cui cura in particolare la sezione della cultura. Figlio di insegnanti, laureatosi in Economia e Commercio all’Università di Roma “La Sapienza” nel 1991, ha sempre mostrato interesse e passione per le materie letterarie. Profondo studioso del dialetto è coautore del saggio “Profilo di un dialetto di confine” pubblicato nell’anno 2004. È al suo primo romanzo.