FASCISMO E MUSICA - Vol.1
Le “Celebrazioni della Sardegna” del 1937. Gli esordi
Myriam Quaquero
L’obiettivo essenziale della politica culturale del fascismo è stato quello di disciplinare tutte le manifestazioni, più che quello di costruire un’autentica “arte di Stato”.
Ne consegue che – soprattutto negli Anni Venti – gli artisti possono anche non aderire ideologicamente al fascismo, purché ne siano politicamente assoggettati: se in Italia non si realizza un modello culturale come quello totalitario della Germania nazista è anche grazie all’autonomia del mondo artistico dalle ingerenze politiche.
Myriam Quaquero si è laureata in Filosofia a Cagliari e al DAMS di Bologna. Ha studiato Composizione con Franco Oppo, diplomandosi sotto la guida di Azio Corghi. Compositrice, negli anni Ottanta è stata cofondatrice dell’Associazione Spaziomusica. È stata titolare della Cattedra di Storia ed Estetica Musicale presso il Conservatorio di Cagliari, svolge attualmente attività musicologica ed è giornalista pubblicista.
Per l’Associazione Ricercare Musica ha scritto I Rachele, una famiglia per la musica (1999-2000) e La Cappella Civica di Cagliari (2002). Per l’Editore Carlo Delfino ha pubblicato Nicolò Oneto (2000), Ennio Porrino (2010) e ha seguito la riedizione del Diorama della Musica in Sardegna (2003). Per l’Editore Delfino è anche la curatrice del progetto Musiche e Musicisti in Sardegna, nell’ambito del quale ha dato alle stampe con Antonio Ligios il volume Cappelle, teatri e istituzioni musicali tra Sette e Ottocento e sta per pubblicare Il Novecento e l’età contemporanea.
Autore | Myriam Quaquero |
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Sottotitolo | Le “Celebrazioni della Sardegna” del 1937. Gli esordi |
ISBN | 9788875418090 |
Anno di edizione | 2021 |
Colore | Naturale |